Primi adempimenti per l'attuazione del PUTT/P
Regione Puglia

Provincia di Lecce


Comune di ACQUARICA DEL CAPO


PRIMI ADEMPIMENTI PER L’ATTUAZIONE DEL PUTT/ P
( Art. 5.05 delle N.T.A. del PUTT/ Paesaggio – Beni Ambientali)


RELAZIONE


1. Premessa
Gli attuali orientamenti in materia di pianificazione territoriale pongono tra i presupposti essenziali l’analisi dell’ “apparato” ambientale e paesaggistico al fine di conseguire risultati nelle scelte che risultino sostenibili dall’ambiente in cui si collocano.

Si tende ormai ad avere un approccio alla tematica territoriale ed urbanistica che considera il fattore ambientale come risorsa e come dato da tenere in debito conto in qualsiasi processo di pianificazione, abbandonando pertanto un atteggiamento meramente vincolistico di salvaguardia passiva che risulta ormai insufficiente oltre che obsoleto.

Il problema quindi non è quello di ipotizzare un blocco dell’uso economico delle risorse e quindi delle trasformazioni dell’ambiente quanto quello di “selezionare i diversi ambienti secondo diversi livelli di manomissione (compresi quelli a manomissione zero); di misurare in modo preciso gli effetti reali di tali manomissioni (tenendo conto delle tecnologie); di scegliere tra diversi tipi di manomissione, quelle più opportune da garantire comunque sempre livelli di salubrità, igiene, qualità paesaggistica, ecc.”.

Il dato ambientale quindi, nella recente pianificazione territoriale ed urbanistica, diventa ormai un dato imprescindibile cui far riferimento si è passati in sintesi da una manomissione incondizionata all’individuazione delle condizioni per la manomissione al fine di conseguire il cosiddetto “sviluppo sostenibile” ovvero uno sviluppo compatibile con le risorse ambientali.

Solo negli ultimi tempi, quindi, si è giunti ad un “approccio strutturale” ai problemi dell’ambiente che vede finalmente anche lo Stato e le Regioni impegnate a legiferare in materia ambientale e paesaggistica.
E’in tale scenario che si inserisce il presente lavoro.



2. Il PUTT della Regione Puglia
La Regione Puglia, in ottemperanza al disposto dell’art.149 del D. L.vo n° 490/99 ha approvato, con delibera G.R. n° 1748/2000, pubblicata sul BURP n° 6 del 13.01.2001 il Piano Urbanistico Tematico Territoriale per il paesaggio (PUTT/P).

Il predetto PUTT sottopone a specifica normativa l’intero territorio regionale e pertanto si configura non solo come Piano Paesaggistico ma anche come Piano urbanistico territoriale che costituisce, ai sensi dell’art. 7 della L.R. n° 56/80, un quadro organico di riferimento per la pianificazione generale e/o di settore dell’intero territorio regionale ad ogni livello.

Il Putt/P rappresenta, cioè, il riferimento ordinatore per l’insieme dei piani sott’ordinati di competenza degli altri Enti e, al contempo, condiziona tutte le attività di trasformazione dell’attuale oggetto paesaggistico della regione.

Entrando nel merito dei contenuti, il PUTT/P della Regione ha individuato, su cartografia IGM 1:25.000 i cosiddetti “Ambiti Territoriali Distinti” (ATD) o “emergenze” e/o “componenti e insiemi di pregio” che caratterizzano il paesaggio regionale.

Le predette individuazioni sono state effettuate con riferimento ai tre sistemi fondamentali che contribuiscono alla conformazione dell’attuale assetto paesaggistico:


- sistema dell’assetto geologico – geomorfologico - idrogeologico;
- sistema della copertura botanico – vegetazionale e colturale nel contesto faunistico attuale e potenziale;
- sistema della stratificazione storica dell’organizzazione insediativa.

Per quanto attiene ai contenuti prescrittivi si rappresenta che a seguito della fase di analisi conoscitiva, come in precedenza sommariamente descritta, il PUTT/P ha proceduto alla perimetrazione, per aree omogenee, dei cosiddetti “ambiti territoriali estesi” dove appone, tramite le N.T.A. relative, una tutela diretta dei valori paesaggistici identificati nella fase di analisi. Il PUTT/P stabilisce, per ognuna delle predette aree omogenee (A.T.E.), attraverso una specifica normativa di riferimento, calibrata in funzione della maggiore e/o minore presenza dei valori paesaggistici identificati, un grado di trasformabilità differenziata dell’attuale assetto paesaggistico persino escludendo del tutto ogni trasformazione in alcune specifiche aree direttamente interessate dalla presenza dei cosiddetti “ambiti territoriali distinti” ovvero “emergenze” e/o “componenti ed insiemi di pregio” che costituiscono gli elementi caratterizzanti e strutturanti l’attuale assetto paesaggistico del territorio regionale.

In sintesi la fase conoscitiva operata dal PUTT/P è sfociata nell’individuazione di differenti ambiti territoriali omogenei definiti “ambiti territoriali estesi” (A.T.E.) da quelli di elevato pregio paesistico (A.T.E. di tipo A) a quelli di valore normale (A.T.E. di tipo E) fino a quelli compromessi e/o degradati che necessitano invece di interventi di recupero paesaggistico -ambientale (Piani di interventi di recupero territoriale art. 7.08 delle N.T.A. del P.U.T.T./P. da predisporre a cura dell’Amm.ni Comunali).

Gli “ambiti territoriali estesi”, individuati dal PUTT/P con riferimento al livello dei valori paesaggistici presenti, sono così classificati:

-
valore eccezionale (A) laddove sussistono condizioni di rappresentatività di almeno un bene costitutivo di riconosciuta unicità e/o singolarità, con o senza prescrizioni vincolistiche preesistenti;
- valore rilevante (B) laddove sussistano condizioni di compresenza di più beni costitutivi con o senza prescrizioni vincolistiche preesistenti;
- valore distinguibile (C ) laddove sussistono la presenza di un bene costitutivo con o senza prescrizioni vincolistiche preesistenti;
- valore relativo (D) laddove pur non sussistendo la presenza di un bene costitutivo, sussiste la presenza di vincoli (diffusi) che ne individui una significabilità;
- valore normale (E) laddove non è direttamente dichiarabile un significativo valore paesaggistico.

Il riferimento all’appartenenza dei territori agli ambiti territoriali estesi sopraccitati l’efficacia delle norme tecniche di attuazione introdotte dal PUTT/P varia rispettivamente da “assoluta” a “nulla” dove per nulla significa che la tutela e valorizzazione dei caratteri paesaggistici, sempre presenti, sono affidate dal PUTT/P alla capacità degli operatori pubblici e privati di perseguire comunque obbiettivi di qualità paesaggistica accrescendo e non sminuendo il “valore” del sito attraverso una qualifica previsione e realizzazione della trasformazione paesaggistica.

All’individuazione degli ambiti territoriali di tipo A-B-C-D sottoposti a tutela diretta dal PUTT/P, è sottesa in sintesi una specifica e diversificata normativa che disciplina le modalità della trasformazione dell’assetto paesaggistico esistente nonché le forme di tutela, valorizzazione e riqualificazione del territorio regionale in funzione del livello di integrità e/o rilevanza dei valori paesaggistici individuati nella fase di analisi.

Dove la trasformazione dell’attuale assetto paesaggistico viene reputata possibile, la stessa viene comunque disciplinata dall’apparato normativo del PUTT/P che oltre procedere alle “definizioni” delle stesse peculiarità paesaggistiche individuate nella fase di analisi, fissa altresì, le modalità della trasformazione ammissibile mediante i cosiddetti “indirizzi di tutela” le “direttive di tutela” nonché le “prescrizione di base” quest’ultime direttamente ed immediatamente vincolanti in quanto prevalenti rispetto a tutti gli strumenti di pianificazione di pari livello e/o sott’ordinata vigenti e/o in corso di formazione.

La prevalenza delle “prescrizioni di base”, relative a tutti gli ambiti territoriali distinti identificati dal PUTT/P sugli strumenti di pianificazione territoriale vigenti e/o in corso di formazione, costituisce di fatto una rilevante e concreta azione di tutela e valorizzazione delle risorse paesistico -ambientali presenti sul territorio regionale che risulta a tutt’oggi già operante e direttamente vincolante per tutti gli interventi di trasformazione territoriale.

L’art. 5.05 delle N.T.A. del PUTT/P, in coerenza con le disposizioni contenute nella ex L. 431/85 oggi Dlg 490/99, rinvia alle Amm.ni Comunali, in sede di predisposizione dei primi adempimenti per l’attuazione del Piano, la perimetrazione dei cosiddetti “territori costruiti” come definiti dall’art.1.03 delle N.T.A. del PUTT/P.

La predetta perimetrazione comporta la definizione degli ambiti già trasformati dall’edificazione (e/o in via di trasformazione) al fine di identificare, in maniera alquanto netta, la demarcazione tra gli ambirti antropizzati (ormai pressoché del tutto privi di peculiarità paesaggistiche e pertanto non assoggettabili a tutela diretta da parte del PUTT/P), e le aree agricole che, di contro, rappresentano i luoghi maggiormente caratterizzati dalla presenza di peculiarità paesaggistiche ovvero da ambiti territoriali distinti (A.T.D.) sottoposti invece a specifico regime di tutela da parte delle N.T.A. del PUTT/P. Quanto sopra con l’obiettivo di condizionare ed influire direttamente soprattutto sulle future linee di sviluppo della pianificazione comunale e rendere pertanto questa compatibile con il mantenimento dei diversi livelli di valori paesaggistici riconosciuti dal Piano e più in generale, con la tutela e la valorizzazione delle peculiarità individuale dal PUTT/P, soprattutto nelle aree agricole.

Per quanto attiene al coordinamento con altri strumenti di pianificazione si rappresenta che il PUTT/P della Regione Puglia, configurandosi anche come piano urbanistico territoriale e non già come mero piano paesaggistico, rappresenta pertanto oggettivamente un quadro organico di riferimento per tutta la pianificazione generale e/o di settore che interessa tutto il territorio regionale ad ogni scala.

Le N.T.A. del PUTT/P hanno individuato pertanto alcune misure di coordinamento con la pianificazione territoriale e settoriale nonché con gli stessi strumenti nazionali e regionali di sviluppo economico.


Le N.T.A. del PUTT/P della Regione Puglia disciplinano anche le modalità ed i tempi con i quali Enti locali andranno a conformare, secondo quanto previsto dall’art. 150 – comma 2- del D.L.vo 490/99, i propri strumenti urbanistici alle previsioni pianificatorie operate dal PUTT/P anche in ottemperanza alle disposizioni dell’art. 5 della L. 1150/42 e dell’art. 7 della L.R. n° 56/80.

In particolare l’art. 2.10 delle N.T.A. del PUTT/P prevede l’obbligo per i PRG comunali di conformarsi alle prescrizioni del Pino Territoriale; l’art. 5.05 disciplina i primi adempimenti comunali per l’attuazione del Piano; mentre il successivo art. 5.06 disciplina invece le modalità per procedere all’adeguamento al Piano di tutti gli strumenti urbanistici generali vigenti fissandone i tempi (due anni dall’entrata in vigore del PUTT/P) nonché, in caso di inottemperanza, prevede anche l’applicazione dei poteri sostituitivi regionali già disciplinati dall’art. 55 della L.R. n° 56/80.


3. L’attuazione del PUTT/P
Per quanto attiene all’attuazione delle previsioni contenute nel PUTT/P queste si concretizzano per opera o degli Enti territoriali (Regione, Province, Comuni) o dei proprietari (e aventi titolo) dei siti sottoposti, dallo stesso Piano, a tutela paesaggistica.

Gli Enti Territoriali, in relazione alle competenze proprie o delegate, attuano il Piano con la pianificazione paesaggistica di secondo livello mediante:

-
piani urbanistici territoriali tematici di secondo livello;
- parchi regionali e relativi piani;
- strumenti urbanistici generali(o loro varianti) conformi al Piano;
- strumenti urbanistici esecutivi con specifica considerazione dei valori paesistici da strumenti generali conformi o non al piano;
- piani di intervento di recupero territoriale.

Il Piano viene attuato altresì con:

-
il rilascio di autorizzazioni paesaggistiche (art. 5.01)
- pareri paesaggistici (art. 5.03)
- attestazione di compatibilità paesaggistica (art. 5.04)
- verifiche di compatibilità paesaggistica (art. 4.03)

Per quanto attiene al controllo da esercitare sugli interventi di trasformazione paesaggistica il PUTT/P della Regione Puglia ha individuato, per la verifica di compatibilità, la specifica documentazione scritto-grafica finalizzata all’accertamento della congruità dell’intervento proposto con i valori paesaggistici riconosciuti dal vincolo, la coerenza dell’intervento con gli obbiettivi di qualità paesistica prefissati nonché la conformità dell’intervento con le prescrizioni contenute nel Piano.

In particolare l’art. 4.01 delle N.T.A. del PUTT/P individua per le “opere di rilevante trasformabilità” le predisposizione di uno “studio di impatto paesaggistico”, come definito dall’art. 4.02 , finalizzato all’ottenimento “dell’attestazione di compatibilità paesaggistica” (art. 4.03).

Anche per il rilascio dell’“autorizzazione paesaggistica” (allegato 1) e per i “Piani di Intervento di recuperoTerritoriale” (allegato A2) nonché per gli stessi “Interventi Connessi all’Attività Estrattiva” (allegato 3) il PUTT/P prevede, nei rispettivi allegati, un elenco alquanto dettagliato di elaborati tecnici finalizzati all’accertamento della compatibilità paesaggistica dell’intervento proposto.

Per quanto attiene al rilascio dell’autorizzazione paesaggistica (salvo che per gli interventi esentati di cui all’art. 5.02 delle N.T.A. del PUTT/P), ovvero per opere ricadenti in aree sottoposte a tutela diretta dal PUTT/P (A.T.E. di tipo A – B – C – D) questa risulta sub-delegata alle Amministrazioni Comunali dal PUTT/P e dall’art. 23 della L.R. 27/06/2001 n° 20. Ciò stante a tutt’oggi si rileva la piena autonomia da parte delle Amministrazioni Comunali, di procedere alla valutazione paesaggistica dei progetti ed al rilascio della relativa autorizzazione fermo restando il potere di controllo esercitato dall’organo regionale a cui la predetta autorizzazione va trasmessa.


4. Primi adempimenti del Comune di Acquarica del Capo
Alla luce di quanto in precedenza riportato si è reso necessario da parte dell’amministrazione Comunale procedere alla predisposizione dei primi adempimenti per l’attuazione del PUTT/P stante ormai l’intervenuta approvazione definitiva del predetto strumento di Pianificazione Regionale che sottopone a specifica tutela paesaggistica gran parte del territorio comunale. Tale adempimento, peraltro obbligatorio ai sensi dell’art. 5.05 delle N.T.A. del PUTT/P, è finalizzato essenzialmente ad una prima ricognizione ed individuazione delle peculiarità paesistico-ambientali presenti sul territorio comunale ancorché già indicate dalle specifiche Tavole Tematiche del predetto strumento di Pianificazione Regionale nonché sottoposte, dallo stesso, a regime di salvaguardia e valorizzazione.

In particolare il presente studio ha proceduto al riporto, sulla cartografia (1:5.000) aereofotogrammetrica aggiornata dello strumento urbanistico generale, sia degli Ambiti Territoriali Estesi (A.T.E.) che degli Ambiti Territoriali Distinti (A.T.D.) così come definiti rispettivamente nel Titolo II delle N.T.A del PUTT/P nonché negli elenchi allegati alla predetta normativa di attuazione.

Si specifica che le indicazioni grafiche relative all’individuazione degli Ambiti Territoriali Distinti (A.T.D) sono state oggetto di adeguamento alle situazioni delle aree così come operata dal PUTT/P, atteso che le eventuali modificazioni delle classificazioni degli A.T.E. sono reputate possibili solo in sede di adozione dei Piani Regolatori e/o dei Piani Regolatori di adeguamento al PUTT/P e/o di variante con piano di secondo livello così come disposto dagli art. 5.06 e 5.07 delle N.T.A. dei PUTT/P.

In sintesi, così come disposto dall’art. 5.05 delle NTA del PUTT/P, si è proceduto ad una prima ricognizione e/o rimodellamento, su scala più adeguata, delle indicazioni grafiche generali rivenienti dalla cartografia tematica del PUTT/P che ovviamente, essendo in scala 1:25.000, non poteva risultare oggettivamente correlata al reale stato dei luoghi.

Contestualmente ai primi adempimenti comunali per l’attuazione del piano di cui all’art. 5.05 delle N.T.A. del PUTT/P si è proceduto altresì a riportare, sulla cartografia (scala 1:5.000) dello strumento urbanistico generale, le aree dei cosiddetti “territori costruiti” come definiti dal punto 5 dell’art. 1.03 delle NTA del PUTT/P anche in applicazione dell’art. 1 della L. 431/85.

L’individuazione e perimetrazione dei “territori costruiti” risulta anch’esso un adempimento comunale necessario ai fini dell’attuazione del PUTT/P in quanto definisce i limiti geografici di applicazione della normativa di tutela introdotta dal predetto strumento di Pianificazione Regionale atteso che all’interno dei “ territori costruiti” non trovano applicazione le norme di cui al Titolo II (A.T.E.) ed al Titolo III (A.T.D.) del PUTT/P.

In sintesi all’interno dei “territori costruiti” non vige la “tutela diretta” imposta dal PUTT/P che invece permane nelle aree classificate come A.T.E. di tipo A – B – C – D.

Si rappresenta comunque che l’inclusione delle aree nella perimetrazione “territori costruiti” non costituisce modificazione della strumentazione urbanistica generale vigente ovvero essa esplica effetti solo ed esclusivamente ai fini dell’applicazione delle N.T.A. del PUTT/P e non già ai fini urbanistici.


5. Perimetrazione degli Ambiti Territoriali Estesi (Tav. 20A)
Così come in precedenza già specificato si è proceduto a riportare sulla cartografia del territorio comunale gli Ambiti Territoriali Estesi (A.T.E.) così come definiti nel titolo II delle N.T.A. del PUTT/P e come graficamente riportati nelle relative carte tematiche (SERIE N° 11 scala 1:25.000) del predetto Strumento di Pianificazione Regionale.

Si specifica che tale riporto, sulla cartografia comunale in scala 1:5.000, ha seguito in maniera quasi pedissequa le indicazioni grafiche rivenienti dalle carte tematiche relative agli A.T.E. del PUTT/P ovvero è stata riportata fedelmente la stessa classificazione e lo stesso andamento morfologico degli ATE come individuati dl PUTT/P per il territorio in esame.

Nelle tavole grafiche predisposte, oltre alle due classificazioni degli A.T.E. (riportate con lo stesso graficismo presente delle tavole tematiche, scala 1:25.000, del PUTT/P), sono state altresì perimetrate le aree individuate quali “territori costruiti” ai sensi dell’art. 1.03 punto 5 delle N.T.A. del PUTT/P, cioè le aree all’interno delle quali non trovano applicazione le N.T.A. del PUT/P e quindi anche la “tutela diretta” operata dal Piano Regionale nelle aree classificate A.T.E. di tipo “B – C”.

Si evidenzia che l’eventuale rimodulazione delle classificazioni degli A.T.E. potrà essere effettuata solo in sede di formazione dei Sottopiani e/o degli strumenti urbanistici generali adeguati al PUTT/P.


6. Perimetrazione degli Ambiti Territoriali Distinti (Tav. 20B)
Si è proceduto a riportare, sulla cartografia aggiornata dell’intero territorio comunale (scala 1:5.000), gli Ambiti Territoriali Distinti (A.T.D.) così come definiti nel Titolo III delle N.T.A. del PUTT/P e come graficamente individuati nelle relative carte tematiche (scala 1:25.000) del predetto Strumento di Pianificazione Regionale.

Il riporto grafico ha tenuto conto altresì anche degli elenchi dei “beni” paesaggistici, ricadenti nel territorio comunale di Acquarica del Capo, allegati alle N.T.A. del PUTT/P.

Si specifica che tale riporto è stato oggetto di uno specifico adeguamento alle situazioni di fatto documentate dalla cartografia comunale in scala maggiore più aggiornata.

Il predetto adeguamento si è anche rifatto al reale stato dei luoghi fermo restando, comunque, che un maggiore controllo e verifica e/o modifica significativa delle perimetrazioni degli A.T.D. (con relativo dimensionamento sia dell’area di pertinenza che dell’area annessa alle peculiarità paesaggistiche individuate) potrà essere effettuato solo in sede di predisposizione di Piani Urbanistici Territoriali Tematici di secondo livello (Sottopiani di cui all’art. 2.05 delle N.T.A. del PUTT/P) oppure in sede di adozione dei Piani Regolatori Generali o dei Piani Regolatori di “adeguamento” al PUTT/P (art.5.07 delle N.T.A. del PUTT/P) dove per adeguamento degli strumenti urbanistici generali al PUTT/P deve intendersi la “formazione o di variante specifica al PdF/PRG, o di Variante generale al PRG, o PRG da adottarsi (LR n°56/80 art.7) entro due anni dalla entrata in vigore del PUTT/P” così come disposto dall’art. 5.06 delle N.T.A. del PUTT/P.

Alla luce di quanto in precedenza esplicitato in assenza di Sottopiani e/o di Strumenti Urbanistici generali adeguati si sono pertanto assunte le solo indicazioni localizzative delle Tavole Tematiche del PUTT/P riportate sulla cartografia più aggiornata ed in scala maggiore con lievi adeguamenti alle situazioni di fatto documentate dalla stessa cartografia, atteso che il controllo puntuale degli elenchi e delle individuazioni dei “beni”, con conseguenti eventuali modificazioni/integrazioni significative, è prescritto dalle N.T.A. del PUTT/P in sede di formazione dei Sottopiani e/o degli strumenti urbanistici territoriali adeguati.

Si specifica che per quanto attiene ai Piani Urbanistici Territoriali Tematici di secondo livello (Sottopiani) il PUTT/P ha già perimetrato, tra le aree da sottoporre a progettazione paesaggistica di dettaglio, il territorio comunale di Acquarica del Capo che rientra nel Sottopiano di “Gallipoli”. Per detto Sottopiano il PUTT/P ha peraltro già fissato i relativi “indirizzi di tutela” (art.2.05 punto 6.6 delle N.T.A. del PUTT/P).

Si rappresenta che unitamente agli Ambiti Territoriali Distinti sulla cartografia aggiornata sono stati altresì riportati anche i Territori Costruiti, come individuati e definiti dall’art. 1.03 punto 5 delle N.T.A. del PUTT/P, al fine di rendere più agevole l’utilizzo, ovvero la consultazione degli elaborati in sede di valutazione dei progetti finalizzata all’eventuale rilascio di autorizzazione paesaggistica da parte dell’Amministrazione Comunale.


7. A.T.D. Geomorfologia

  • Con riferimento alle emergenze geologiche, ovvero agli elementi (componenti) strutturali litologici e fossiliferi visibili (o di accertata presenza) e di riconosciuto rilevante valore scientifico, non sono state riscontrate dalla ricognizione effettuata, particolari emergenze in analogia a quanto riportato dalle specifiche carte tematiche nonché negli elenchi allegati alle N.T.A. del PUTT/P.
  • Con riferimento alle emergenze morfologiche, ovvero ai siti con presenza di grotte, doline, puli, gravine, lame, e/o forme geormofologiche di riconosciuto rilevante valore scientifico si rappresenta quanto segue:
Si evidenzia comunque che nella tavola relativa al catasto delle grotte, serie n. 4 bis
scala 1:25.000, è stata individuata una vora (Vora di Acquarica) che è stata riportata graficamente, nel corretto sito, nella tavola 20B relativa agli A.T.D..
Sono stati individuati e riportati graficamente i cigli di scarpata più significativi. Le predette componenti paesaggistiche risultano direttamente tutelate delle N.T.A. del PUTT/P in quanto identificate come A.T.D. (versanti e crinali art. 3.09 delle N.T.A. del PUTT/P).
Sono state individuate e riportate graficamene anche le piane alluvionali, conche e depressioni alluvionali, nonché le doline ed inoltre sono state riportate le Cave “Calia” (serie n.10 – scala 1:25.000).


8. A.T.D. Idrologia superficiale
Non esistono emergenze idrogeologiche superficiali come anche rilevabile dalle specifiche Tavole Tematiche del PUTT/P – Idrologia Superficiale Seria n°6, nonché dagli elenchi allegati alle N.T.A. del PUTT/P.


9. A.T.D. Beni naturalistici
Con riferimento alle componenti botanico – vegetazionali di pregio definiti “boschi e macchie” di cui all’art. 3.10 delle NTA del PUTT/P ovvero aree boscate, foreste, selve, aree a macchia, si rappresenta quanto segue:


- sono state individuate e riportate graficamente sulla cartografia aggiornata le aree del territorio comunale, interessate da macchia e/o bosco.

Delle predette emergenze botanico-vegetazionali è stata riportata l’area di pertinenza dei complessi vegetazionali di pregio esistenti come desunta dalla cartografia aggiornata. L’ulteriore controllo ed integrazione e/o modifica significativa delle perimetrazioni dell’area di pertinenza nonché il relativo dimensionamento dell’area annessa sarà effettuato in sede di formazione dei Sottopiani e degli strumenti urbanistici adeguati al PUTT/P.

Con riferimento alle componenti botanico-vegetazionali di pregio individuati quali “beni naturalistici” come definiti dall’art. 3.11 delle NTA del PUTT/P si rappresenta quanto segue:

- per quanto attiene ai “beni diffusi nel paesaggio agrario” come definiti dall’art.3.14 delle NTA del PUTT/P, considerata la scala della elaborazione del PUTT/P, questo non ha censito i predetti beni, che pertanto non sono stati individuati conseguentemente neanche nella cartografia aggiornata. Detto censimento ed individuazione è rinviato ai Sottopiani ed agli Strumenti Urbanistici Generali adeguati al PUTT/P.


10. A.T.D. Beni culturali
Con riferimento alle componenti storico-culturali come individuate al capo IV delle NTA del PUTT/P.

- E’ stato individuato e riportato graficamente sulla cartografia aggiornata del territorio comunale il bene culturale vincolato, come definito dall’art. 3.15 delle NTA del PUTT/P che comprende i beni culturali vincolati (immobili soggetti a vincolo ex L. 1089/39 – Dlg 490/99).

Si specifica che il graficismo utilizzato sulla cartografia aggiornata, analogo a quello utilizzato nella relativa carta tematica del PUTT/P – (Serie n° 5 – scala 1:25.000), individua la localizzazione del bene culturale non già l’area di pertinenza e/o l’area annessa; queste dovranno essere dettagliatamente perimetrate in sede di formazione dei Sottopiani e degli strumenti urbanistici generali adeguati al PUTT/P, così come disposto dall’art. 3.15 delle NTA del PUTT/P.

- La puntuale definizione dell’area di pertinenza e dell’area annessa dei “ Beni architettonici extraurbani” sarà effettuata in sede di formazione dei Sottopiani e/o dagli strumenti urbanistici generali adeguati al PUTT/P: così come disposto dall’art. 3.15.3 e dal dall’art. 3.16 punto 3.16.2 delle NTA del PUTT/P.


11. Regime vincolistico preesistente all’entrata in vigore del PUTT/P
Sono state riportate sulla cartografia aggiornata (scala 1:5.000) le restanti perimetrazioni individuate dalla cartografia tematica del PUTT/P (scala 1:25.000) relativa al regime vincolistico preesistente all’entrata in vigore del Piano Urbanistico Territoriale Tematico.

In particolare sono stati riportati sulla cartografia aggiornata i seguenti vincoli:

- Vincolo idrogeologico (R.D.L. 30/12/23 n° 3267 – R.D. 16/5/1926 n° 1126) di cui alla Serie n° 3 delle carte tematiche del PUTT/P, scala 1:25.000;
- Vincoli ex legge 1497/39 – di cui alla Serie n° 1 delle carte tematiche del PUTT/P, scala 1:25.000 (non evidenziato in quanto esteso all’intero territorio comunale).

Non vi sono vincoli dovuti ai Decreti Galasso – di cui alla Serie n° 2 delle carte tematiche del PUTT/P, scala 1:25.000.

Si rappresenta che le predette perimetrazioni, su cartografia aggiornata, hanno solo un valore indicativo e non prescrittivo in quanto risultano comunque prevalenti rispetto a queste le specifiche indicazioni cartografiche allegate ai relativi provvedimenti e/o disposizioni normative di vincolo emanate dalla rispettive Amministrazioni preposte alla tutela paesistico-ambientale ed al controllo delle trasformazioni dell’attuale assetto territoriale nelle predette aree.



PERIMETRAZIONE DEI TERRITORI COSTRUITI
(Art. 1.03, punto 5 delle N.T.A. del PUTT/ Paesaggio – Beni Ambientali)


RELAZIONE

1. Premessa
Il PUTT/P della regione Puglia, che, ai sensi della L.R. n.56/80, si configura come uno strumento urbanistico avente valore cogente e impositivo sui Piani sott’ordinati, articola la disciplina di tutela del paesaggio all’interno di “Ambiti Territoriali” - gli A.T.E. (Ambiti territoriali Estesi) e gli A.T.D. (Ambiti territoriali Distinti) - per tutto il territorio pugliese, opportunamente individuati nella cartografia di Piano.

Gli A.T.E., all’interno dei quali si applicano direttamente le Norme Tecniche di Attuazione del PUTT, rappresentano il livello di vulnerabilità paesaggistica (e, quindi, di tutela) del territorio. La loro definizione scaturisce dalla sovrapposizione dei diversi vincoli ambientali e paesaggistici gravanti su un determinato territorio. Essi sono definiti A.T.E. A, B, C, D , e sono graduati in maniera decrescente (all’A.T.E. A corrisponde il maggior livello di tutela).

Gli A.T.D. rappresentano i beni costitutivi del paesaggio e sono suddivisi in tre sistemi (botanico - vegetazionale, idrogeomorfologico e dei beni culturali).

Per ciascun territorio comunale il PUTT ha approntato una serie di cartografie specifiche, su base cartografica 1:25.000 dell’IGM, su cui sono stati riportati i beni costitutivi e gli A.T.E.. Detta documentazione è stata inviata a tutti i Comuni della Regione.

Il PUTT si attua attraverso una specifica ed articolata normativa che prevede una tutela diretta ed attiva negli ATE, in relazione al livello di vulnerabilità, mentre per gli A.T.D. rinvia la loro puntuale definizione o ai Sottopiani (per porzioni di territorio regionale) di competenza regionale o agli strumenti urbanistici generali (o loro varianti) conformi al Piano, di competenza comunale. In ogni caso nel termine di due anni dall’approvazione del PUTT tutti i Comuni dovranno adeguare il proprio strumento urbanistico al PUTT.

Il PUTT, inoltre, prevede la possibilità, da parte dei Comuni, nelle more dell’Adeguamento al PUTT di perimetrare i “Territori Costruiti”, così come definiti dall’art. 1.03 delle N.T.A. del PUTT, in cui non trovano applicazione le N.T.A. del titolo II (A.T.E.) e III (A.T.D.) del PUTT/P.

La presente relazione è allegata all’adempimento relativo alla perimetrazione dei “Territori Costruiti”.

La finalità della Perimetrazione di detti Territori Costruiti è, quindi, connessa con la possibilità di escludere dall’applicazione rigorosa della normativa del PUTT (autorizzazione paesaggistica, parere paesaggistico, attestazione di compatibilità paesaggistica e verifica di compatibilità paesaggistica per qualsiasi intervento) quelle porzioni di territorio urbanizzato e già compromesso relativamente all’assetto paesaggistico.


2. Situazione Urbanistica
Il Comune di ACQUARICA DEL CAPO è dotato di P.F. approvato con Decreto del Ministero dei LL.PP., Provveditorato Regionale alle OO.PP. per la Puglia n° 15963/16/Urb. in data 18/07/1970. Dopo furono apportate due varianti: la prima Variante al Programma di Fabbricazione e Regolamento Edilizio fu adottata dal Comune di Acquarica del Capo con deliberazioni C.C. n. 151 in data 28/05/1974 e n. 60 in data 12/04/1975 ed approvata dalla Regione Puglia con Decreto Regionale n. 2307 in data 21/06/1975; la seconda ed ultima Variante Generale al Programma di Fabbricazione fu adottata dal Comune di Acquarica del Capo con delibera C.C. n. 42 in data 22/04/1980. Essa fu approvata dalla Regione Puglia con Deliberazione della G.R. n° 4936 del 06/05/1983.

L’attuazione delle previsioni di Piano, relativamente alle zone di espansione residenziale del centro abitato, è avvenuta in conformità al PF attraverso la redazione di Piani Quadro o di Lottizzazione regolarmente approvati.

Per la zona A esiste uno “Studio particolareggiato della Zona A” adottato con Delibera C.C. n. 40 del 30/06/1978 ed approvato con Delibera G.R. n° 9042 del 05/10/1981. Mentre per le zone edificate e di completamento, definite “B”, l’attuazione è avvenuta con il rilascio di Concessioni singole.


3. Criteri di perimetrazione
I criteri adottati per la perimetrazione dei territori costruiti sono stati quelli indicati dall’art.1.03 delle N.T.A. del PUTT, pertanto si è operata graficamente la perimetrazione oltre che delle zone omogenee A e B, così come definite dal D.M. 2.4.68 n. 1444, anche delle zone oggetto di strumentazione attuativa presentata prima del 30/06/1990.


4. La cartografia
La cartografia adoperata è composta dal rilievo aerofotogrammetrico al ‘5000 del centro abitato e del territorio comunale su cui sono state riportate le previsioni del PRG.

Su tali basi cartografiche è stata riportata la perimetrazione dei territori costruiti.


5. Il Centro abitato -Territorio extraurbano (Tav. 20B)
Per il centro abitato si sono inserite all’interno dei perimetri le zone A, B del PRG, in quanto corrispondenti alle zone A e B del D.M. 2.4.68, n.1444

Per le zone C si sono perimetrati i comprensori oggetto di PL e si sono riportati gli estremi amministrativi delle singole approvazioni.

All’interno dei predetti PL ricadono anche le aree oggetto di Piano di zona 167 i cui estremi approvativi sono stati anch’essi riportati nei relativi elaborati grafici.


NOTA

Si precisa che gli elaborati grafici su cui sono stati riportati i perimetri dei Territori Costruiti non sostituiscono quelli di zonizzazione del PRG vigente. Essi valgono solo ai fini dell’individuazione del perimetro che, pertanto, risulta prescrittivo. Per qualunque difformità di tipizzazione di aree dovesse riscontrarsi all’interno delle singole “maglie” urbanistiche , deve ritenersi valida, ai fini dell’applicazione di indici e parametri urbanistici, quella riportata nelle specifiche tavole del PRG vigente.